Parità di genere e imprenditoria femminile. Eventi e proposte per l'inclusività nel mercato del lavoro.

L’inclusività delle donne oggi deve procedere su due binari paralleli: la parità di genere e l’imprenditoria al femminile

Lo scorso 13 giugno si è conclusa la sesta edizione del Women Value Company, un’iniziativa di Intesa Sanpaolo per coinvolgere le imprese guidate da donne in un percorso di empowerment che possa fungere da vetrina alle realtà più virtuose e innovative.

Per la categoria “piccole imprese”, il premio, rappresentato da una mela d’oro, è andata alla società di consulenza marketing, export e comunicazione MULTI, con sede a Bergamo, che ha recentemente aperto degli uffici anche a Milano e Monaco di Baviera. Per le imprese di medie dimensioni, invece, si è distinta su tutte la Masseria San Domenico, un complesso alberghiero a 5 stelle attivo dal 1966 a Fasano, provincia di Brindisi.

A ritirare i premi sono state rispettivamente Giovanna Ricuperati, Presidente e Amministratore Delegato di MULTI, e Marisa Lisi Melpignano, titolare della Masseria San Domenico.

Due menzioni speciali, poi, una per Laura Rocchitelli, Presidente e CEO di Rold, gruppo leader nella produzione di componenti innovativi, e l’altra per Marta Bonaconsa, a capo della start up bio tech nata nel 2017 a Campagnola di Zevio, in provincia di Verona, specializzata nella produzione e distribuzione di servizi nano, micro e macro incapsulamento organico, biodegradabile e plastic free per vari settori economici.

La Women Value Company è una cornice importante, in cui da anni si promuove l’attività imprenditoriale al femminile. Questa edizione ha una doppia valenza, in quanto è strettamente connessa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio conosciuto con l’acronimo di PNRR. Parte di questo colossale finanziamento sarà dedicato alla creazione di un fondo di circa 200 milioni di euro per l’impresa femminile.

Parità di genere, proposta di legge per renderla effettiva nelle posizioni apicali delle imprese

Nel frattempo, al Parlamento Europeo è allo studio la Women on Boards, una direttiva per promuovere la parità di genere per le nomine in posizioni ai vertici delle aziende. La presenza di donne ai massimi livelli è di poco superiore al 30% all’interno dei cda delle società quotate, mentre il dato precipita all’8% se si parla di ruoli da presidente.

L’accordo prevede quote rosa distinte per gli Stati Membri che decidano di attuare l’obiettivo per nomine senza incarichi esecutivi nei consigli di amministrazioni fino al 40%, e quelli che riguarderanno sia gli amministratori con incarichi esecutivi sia quelli senza al 33%. La data di scadenza per raggiungere tale scopo è fissata al 30 giugno 2026.

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