Dove si trovano le basi militari americane e quante ce ne sono al mondo?

Nell’intera storia dell’umanità non è mai accaduto che le forze armate di un Paese fossero così presenti nel mondo come quelle degli Stati Uniti, sia in termini di quantità di mezzi e uomini, sia in termini di distribuzione nello spazio.

Le basi militari americane in tutto il pianeta hanno garantito e continuano a garantire a Washington una grande influenza sui più diversi contesti geografici e il dominio sulle rotte commerciali globali e sui punti di strozzatura. In questo articolo vediamo quante sono le basi militari e le truppe americane e dove si trovano.

Quante basi e soldati hanno gli Stati Uniti nel mondo

Il numero delle basi militari americane nel mondo, così come il numero dei soldati all’estero, sono cambiati molto negli ultimi trent’anni. Nell’ultimo documento ufficiale disponibile, contenente i dati per il 2021, ci sono 544 basi statunitensi in 43 stati esteri più altre 159 nei territori statunitensi d’oltremare.

Tuttavia, il Base Structure Report del Pentagono si limita a elencare le proprietà del Dipartimento della Difesa che valgono più di 10 milioni di dollari e/o hanno una superficie superiore a 10 acri (circa 40.000 m2).

Il professor David Vine dell’American University di Washington ha approfondito l’argomento e ha censito almeno 642 basi in 76 paesi (dati aggiornati a luglio 2021). Nonostante ciò, molte informazioni rimangono segrete.

Lo dimostra una nota dei capi di stato maggiore congiunti del Pentagono e le stime della CIA. Ci sono truppe americane che operano in ogni mare e in ogni continente, compresa l’Antartide.

In particolare, secondo i dati stimati dalla Cia, i quadranti e gli Stati con una maggiore presenza di truppe americane sarebbero l’Europa (circa 100.000 soldati, in particolare in Germania, Italia e Regno Unito). Poi il Giappone (circa 56.000 soldati). Segue la Corea del Sud (circa 28.000 militari). E il Medio Oriente (circa 15.000 militari).

Dove si trovano le basi militari americane

Attualmente il maggior numero di basi si trova in due paesi in particolare. Si tratta di Germania e Giappone, i due principali Paesi sconfitti durante la Seconda Guerra Mondiale (e quindi da monitorare con particolare attenzione).

Il primo contiene almeno 123 basi, il secondo almeno 113. La base di Ramstein in Germania è anche la più grande d’Europa, occupando più di 1400 ettari di terreno (14,4 km2).

La presenza americana in Germania e Giappone è oggi funzionale a contrastare le due maggiori minacce che Washington sente di dover contenere. Vale a dire la Russia, attualmente impegnata nella sanguinosa guerra in Ucraina. E la Cina, che si sta affermando come colosso economico e che ha mire espansionistiche nei confronti dell’isola di Taiwan.

Al terzo posto in termini di numero di basi statunitensi ospitate c’è la Corea del Sud, con almeno 79 basi, che gli Usa ritengono ancora cruciale per fronteggiare la minaccia rappresentata da Pechino ma anche dalla Corea del Nord.

Al di là di Taiwan, infatti, diversi analisti militari e geopolitici concordano sul fatto che la prossima arena di conflitto tra Cina e Stati Uniti sarà proprio nel quadrante dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano.

L’Italia è al quarto posto, con almeno 49 basi americane. Secondo stime che considerano anche siti molto piccoli, però, sarebbero più di 120.

Quali tipi di basi militari statunitensi esistono

Non tutte le basi americane sono uguali. Dipende sempre dallo scopo e dall’utilizzo strategico che il Dipartimento di Difesa americano ha in giro per il mondo. Le basi differiscono quindi per dimensioni e gestione.

Ad esempio, la base militare di Aviano, una delle basi americane in Italia, è molto grande e comprende piste di decollo e atterraggio, poligoni di tiro, bunker dove dovrebbero essere depositate alcune armi atomiche, scuole americane e fast food statunitensi.

In sostanza molti li paragonano a mini-colonie. Altre basi, tuttavia, come la base di Al Udeid in Qatar, e circa 400 altre simili, sono più piccole. Si tratta per lo più di strette rampe di lancio, magazzini di stoccaggio o basi di trasmissione.

Nel corso degli anni, però, proprio a causa della grande influenza statunitense trasmessa attraverso queste basi, molti Stati sono diventati riluttanti ad ospitarle e in alcuni Paesi sono scoppiate anche proteste aperte. Ad esempio, a Shannon, in Irlanda, la gente è scesa in piazza per la decisione di consentire a Washington di utilizzare l’aeroporto della città per trasportare armi.

Come è diviso l’esercito americano

Non tutte le basi, come abbiamo già stabilito, ospitano tutte le possibili funzioni militari. La distinzione tra l’uno e l’altro dipende molto anche dalla forza americana che gestisce la base, perché è di più strategico per il contesto occupato.

A questo proposito è bene ricordare che le forze armate statunitensi sono suddivise in 6 corpi d’armata (di cui i primi 4 con basi all’estero). Ognuno con una specializzazione e compiti diversi e più o meno definiti. Eccoli, con le relative basi all’estero e nei territori d’oltremare:

  • Esercito degli Stati Uniti: 220 basi all’estero e 29 nei territori d’oltremare
  • Corpo dei Marines: 31 basi all’estero
  • Marina degli Stati Uniti: 123 basi all’estero e 97 nei territori d’oltremare
  • United States Air Force (aeronautica militare): 170 basi all’estero e 9 nei territori d’oltremare
  • Forza spaziale degli Stati Uniti (astronautica)
  • Guardia costiera degli Stati Uniti (guardia costiera)

Leggi anche: Quali paesi utilizzano il dollaro americano al di fuori degli Stati Uniti?

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