La digitalizzazione nel settore dell’ospitalità sta cambiando il modo in cui da turisti si vivono le esperienze di viaggio e da imprenditori si offrono soggiorni e servizi? La domanda è quella a cui, nel tempo, hanno provato a rispondere numerosi studi. Tutti hanno avuto almeno un’evidenza in comune: chi viaggia ha ancora un grado di familiarità maggiore con le tecnologie digitali rispetto alla maggior parte degli operatori turistici.
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Tecnologie digitali: sono sempre più rilevanti nella scelta di hotel, b&b, strutture ricettive
Partendo dalla fase della scelta dell’hotel o il b&b in cui alloggiare, per esempio, secondo l’Hotel Tech Report 2024 quasi la metà dei viaggiatori oggi si affidano alle recensioni online. I feedback delle persone che hanno già soggiornato nella struttura aiutano a farsi meglio un’idea su pulizia e comodità della camera, servizi disponibili, vicinanza al centro o alle principali attrazioni turistiche, eccetera. Un buon software gestionale b&b può aiutare chi si occupa di ospitalità a gestire in maniera più efficace e strategica le recensioni ricevute dagli ospiti grazie a funzionalità come la risposta automatica o per la verifica dei feedback. Secondo lo stesso report, chi sta cercando di prenotare una sistemazione in hotel, affittacamere o casa vacanze è sempre più spesso interessato a offerte geolocalizzate: i migliori software per i b&b possono aiutare in questo senso a personalizzare le offerte su base geografica, mentre applicativi come un channel manager Airbnb sono fondamentali per gestire in tempo reale le prenotazioni.
Per restare alla fase di scoperta, quando cioè chi viaggia si trova a scegliere le strutture in cui alloggiare, un ruolo critico sembrano avercelo le tecnologie alberghiere: tra gli aspetti che spingono i turisti a scegliere un hotel o un b&b piuttosto che un altro, cioè, c’è sempre più spesso anche la possibilità di usufruire di servizi come check-in e check-out automatici o di soluzioni tech in camera come domotica, assistenti virtuali, eccetera. La realtà virtuale può essere sfruttata, a tal proposito, per permettere una visita anticipata della camera e degli altri spazi pubblici della struttura e aiutare i (potenziali) clienti nel processo di scelta. Anche l’intelligenza artificiale può rendere più semplice, veloce e personalizzata la fase di scoperta.
Così le soluzioni tech cambiano l’esperienza di soggiorno
Al momento del soggiorno, continua l’Hotel Tech Report 2024, i turisti apprezzano sempre di più la disponibilità di soluzioni automatizzate per l’accoglienza o per richiedere in caso di necessità l’assistenza dell’host o dell’albergatore. Oltre il 40% degli ospiti mal sopporta, per esempio, le attese e le file prima di poter accedere alla propria sistemazione e a questa percentuale si aggiunge quella di chi, il 70% degli intervistati, renderebbe automatiche, tramite chatbot per esempio, le risposte a una serie di richieste successive al check-in come quelle che riguardano password del WiFi, pulizie straordinarie, servizio in camera, eccetera.
Sono gli stessi viaggiatori che citano i rischi per la privacy come l’aspetto più problematico per l’implementazione di queste soluzioni tech negli alberghi e nei b&b. Le preoccupazioni per la privacy e la gestione dei dati non sembrano le uniche che frenano la digitalizzazione nel settore dell’ospitalità, però, se si adotta la prospettiva dei gestori delle strutture ricettive: digitalizzare ha costi che spesso sono difficili da sostenere in un contesto, qual è quello della maggior parte di attività turistiche in Italia, piccolo e a gestione familiare.