Quanto si guadagna lavorando alla Banca Centrale Europea (BCE)? E quando guadagna la Presidente Christine Lagarde?
Esaminiamo in dettaglio la struttura retributiva, i benefit e i compensi dei dirigenti all’interno dell’istituzione con sede a Francoforte.
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Quanto si guadagna alla Banca Centrale Europea
La BCE offre una scala salariale suddivisa in 14 livelli, fino alla L, con uno stipendio base che varia notevolmente.
Secondo i dati interni, lo stipendio più basso è di 3.386,01 euro netti al mese, mentre chi si trova al top può percepire fino a 15.734,24 euro al mese, raggiungendo, con gli scatti, i 19.210,66 euro al mese.
Oltre allo stipendio base, i dipendenti possono godere di diverse indennità e benefit. Ad esempio, c’è un’indennità di trasferta per coloro che non sono tedeschi o per i tedeschi con residenza in altri Paesi negli ultimi 10 anni.
Un nuovo dipendente inizia con uno stipendio base di 3.239 euro al mese, a cui si aggiunge l’indennità di trasferta. Quest’ultima può arrivare al 16% del salario o non meno di 674 euro al mese. Dopo le deduzioni per contributi pensionistici e assicurazioni, lo stipendio netto può variare.
La tassazione varia dal 8% al 40%, con un’imposizione fiscale totale di soli 196,72 euro al mese per un dipendente entry-level. Lo stipendio netto per un dipendente al livello minimo è di 3.386,01 euro mensili, ma può aumentare notevolmente con benefit aggiuntivi per familiari a carico.
Quanto guadagna la Presidente della BCE Christine Lagarde
Christine Lagarde, presidente della BCE, riceve un salario base annuo di 427.560 euro, 11 volte superiore rispetto a un dipendente neo-assunto. Il suo stipendio è cresciuto di 6.252 euro rispetto al 2021, con un aumento dell’1,5%.
Il vice-presidente, così come altri membri del consiglio esecutivo e di vigilanza, hanno stipendi significativi, attestandosi intorno ai 305.400 euro annui.
Riduzione dei costi del personale alla BCE
Nonostante l’aumento del numero di dipendenti, la spesa per lo staff è diminuita nel 2022, principalmente a causa della riduzione dei costi dei benefit.
La BCE ha adottato una politica salariale che tiene conto dell’inflazione, anche se gli aumenti sono stati inferiori rispetto ad altre istituzioni europee.
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