Il business della realtà virtuale: numeri, settori e infrastrutture

Andamento e prospettive future del business della realtà virtuale, un business che attira migliaia e miglia di persone

La realtà virtuale (VR) è una tecnologia immersiva che consente di simulare ambienti tridimensionali interattivi, generati digitalmente, in cui l’utente può muoversi ed esplorare come se si trovasse realmente all’interno di un altro mondo. L’obiettivo è creare un’esperienza sensoriale totalizzante, capace di coinvolgere vista, udito e, in alcuni casi, anche il tatto. Le prime sperimentazioni risalgono a contesti accademici e militari, dove la VR veniva utilizzata per simulazioni complesse e addestramenti a rischio zero. Negli anni, però, il progresso tecnologico e la miniaturizzazione dei componenti hanno aperto le porte a un mercato più ampio, portando questa tecnologia fuori dai laboratori e rendendola accessibile a un pubblico sempre più vasto.

L’accelerazione definitiva è arrivata con l’ingresso nel mercato di dispositivi sempre più performanti e meno costosi, come visori standalone, sensori di movimento e piattaforme compatibili con PC, console e persino smartphone. Oggi la realtà virtuale è presente in molteplici forme e contesti: la incontriamo nei videogiochi, nelle app mobile, nei progetti di formazione aziendale e nei settori industriali dove si sperimentano soluzioni in grado di migliorare produttività, comunicazione e design. Le applicazioni B2B stanno crescendo rapidamente, ma è soprattutto l’idea di una nuova dimensione del digitale, in cui l’utente non guarda ma partecipa, a spingere la VR verso una posizione sempre più centrale nel panorama tecnologico ed economico contemporaneo.

I campi in cui viene maggiormente utilizzata

La realtà virtuale è diventata un pilastro in numerosi settori economici, offrendo nuove possibilità sia per l’intrattenimento che per l’industria. Il settore videoludico, ad esempio, ha trasformato l’esperienza di gioco in qualcosa di totalmente immersivo, dove il giocatore non si limita più a interagire con lo schermo, ma si trova fisicamente coinvolto in un ambiente tridimensionale. Anche l’ambito della formazione professionale sta beneficiando enormemente della VR, con simulazioni avanzate per piloti, chirurghi, operai specializzati e personale militare, che possono esercitarsi in scenari realistici senza rischi reali.

Anche il mondo del retail ha accolto la VR con entusiasmo: molte aziende stanno introducendo showroom virtuali e applicazioni che permettono ai clienti di provare virtualmente prodotti o abiti prima di procedere all’acquisto. Nel turismo, la possibilità di visitare luoghi iconici o musei in realtà virtuale ha aperto nuove prospettive per chi non può viaggiare fisicamente. Tra le applicazioni più innovative e in forte espansione troviamo poi le scommesse virtuali. In questo caso, la tecnologia consente di vivere in prima persona eventi simulati, come corse di cavalli o partite di calcio, con una resa grafica sorprendentemente realistica e dinamiche di gioco sempre più sofisticate. I casinò in realtà virtuale stanno diventando ambienti sempre più simili a quelli fisici, sia per l’atmosfera che per le interazioni possibili.

L’infrastruttura necessaria e il ruolo delle telecomunicazioni

Per funzionare correttamente e offrire un’esperienza realmente immersiva, la realtà virtuale richiede un’infrastruttura solida e avanzata. Oltre ai visori e ai dispositivi compatibili, che devono essere in grado di supportare una grafica dettagliata e reattiva, è fondamentale disporre di una connessione internet ad alta velocità e, soprattutto, a bassa latenza. In questo contesto, il ruolo delle telecomunicazioni è centrale. Le reti 5G e la fibra ottica stanno diventando lo standard per chi vuole utilizzare applicazioni VR, soprattutto quelle basate su streaming o interazioni in tempo reale.

Le aziende di telecomunicazioni non si limitano a fornire connettività: molte di esse stanno stringendo accordi con sviluppatori di contenuti in VR e investendo direttamente in piattaforme immersive. Il legame tra VR e telecomunicazioni si fa ancora più forte se si considera l’importanza dell’edge computing, che permette di elaborare i dati vicino all’utente, riducendo i tempi di risposta e migliorando notevolmente l’esperienza complessiva. In questo modo, le telco non sono solo abilitatrici tecniche ma vere e proprie protagoniste dello sviluppo del business legato alla realtà virtuale.

I profitti che genera e che fa generare

La realtà virtuale è oggi uno dei settori tecnologici con il più alto potenziale di crescita. Secondo le stime più recenti, il mercato VR ha superato i 30 miliardi di dollari nel 2024 e si prevede che continuerà a crescere a ritmi sostenuti nei prossimi anni. I ricavi non derivano soltanto dalla vendita dei visori o delle periferiche, ma soprattutto dalla fornitura di contenuti, servizi e piattaforme.

Le aziende che adottano la realtà virtuale nei propri processi interni registrano spesso una riduzione dei costi operativi e un aumento dell’efficienza, soprattutto nei campi della formazione, del design e della manutenzione a distanza. Nel mondo dell’intrattenimento e del gaming, la VR rappresenta una fonte inesauribile di monetizzazione attraverso abbonamenti, acquisti in-app e contenuti esclusivi. Anche le piattaforme di scommesse virtuali stanno generando profitti rilevanti, grazie a esperienze utente più coinvolgenti che aumentano la permanenza degli utenti e, con essa, i ricavi medi per sessione.

La realtà virtuale non è più solo una curiosità tecnologica, ma un ecosistema maturo e in continua espansione, capace di generare valore economico in moltissimi settori, dalle telecomunicazioni al retail, dall’istruzione all’intrattenimento. I numeri parlano chiaro: chi saprà investire in modo strategico in questo ambito, potrà trarne vantaggi competitivi enormi.

Le prospettive future della realtà virtuale

Guardando al futuro, la realtà virtuale è destinata a diventare una componente sempre più integrata della nostra vita quotidiana, ben oltre il mondo del gaming e dell’intrattenimento. Una delle direzioni più promettenti è quella dell’integrazione con l’intelligenza artificiale, che permetterà ambienti virtuali dinamici, capaci di adattarsi in tempo reale alle esigenze dell’utente. In ambito medico, si prevede un utilizzo ancora più capillare nella riabilitazione, nella salute mentale e nella chirurgia assistita. 

Anche l’istruzione verrà profondamente trasformata, con aule virtuali dove studenti da tutto il mondo potranno apprendere insieme attraverso esperienze immersive. Il mondo del lavoro non resterà indietro: riunioni in ambienti 3D, formazione professionale avanzata e persino interi uffici virtuali prenderanno sempre più piede, specialmente in contesti internazionali o ibridi. Infine, sarà centrale l’evoluzione del metaverso, inteso non solo come spazio social, ma come rete interconnessa di esperienze, mercati e interazioni. La realtà virtuale sarà uno dei pilastri di questa trasformazione, ridefinendo il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci relazioniamo.

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